Naturismo e medicina naturale
E' da un po' di tempo che vorrei aprire una discussione su una questione a mio parere un po' spinosa, magari approfittando della pausa invernale, in cui abbiamo meno temi da affrontare. Premetto che si tratta di una posizione strettamente personale e che quindi non sto scrivendo come presidente dell'ANITA. Il fatto è che non mi riconosconell'abbinamento fra naturismo e -medicina naturale-, molto spesso dato quasi per scontato e presente anche nello statuto della federazione.
Con la medicina si è cercato e si cerca di far fronte alle tante e gravi malattie che affliggono il nostro stato di esseri umani. Si tratta quindi di trovare rimedi mediante assunzione di sostanze (i medicinali), oppure con interventi chirurgici, o comunque con qualche azione specifica, per guarire o alleviare uno stato ritenuto patologico. In questa ricerca, ovviamene, si sono commessi e si commetteranno tanti errori, alcuni anche in malafede, ma certo il compito è arduo.
Non vedo quindi perché si debbano porre dei limiti a priori. Ma soprattutto non capisco cosa si debba veraente intendere con l'aggettivo naturale, e perché naturale debba essere ritenuto sinonimo di buono.
Forse una cosa è naturale se esistente senza l'intervento dell'uomo? Quindi noi siamo innaturali, oppure innaturale è la nostra intelligenza? Che importanza ha che una sostanza venga prodotta con un processo guidato dagli uomini, oppure, ad esempio, nel corso di un'eruzione vulcanica? In fondo anche cose che riteniamo assai naturali, come il pane, il vino, la pasta, le verdure cotte, hanno subito trasformazioni chimiche sostanziali.","La chimica è parte del nostro universo, non solo dei laboratori.
E poi ci sono innumerevoli sostanze presenti in natura che fanno malissimo, che sono dannose, come ben noto. Questo è fin troppo ovvio, ma allora, appunto, non capisco perché l'etichetta naturale debba essere sinonimo di buono. Prodotti fatti in casa, senza opportune cautele, possono essere più cancerogeni di prodotti ottenuti industrialmente. Infine, occorre credo tenere ben presente che molti dei rimedi proposti come naturali sono noti da molto tempo, spesso da secoli.
Purtroppo però è solo con lo sviluppo della medicina moderna e con il miglioramento delle condizioni igieniche che la mortalità è diminuita, a dimostrazione della inefficacia dei trattamenti "tradizionali .
Attenzione, con tutto ciò non sto dicendo che si debba accettare tutto, anzi! Sono convinto che l'uso migliore che possiamo fare del nostro intelletto è proprio quello di avere un atteggiamento critico e razionale, che ci porti a scegliere la via (speriamo) migliore. Proprio per questo lasciamo le belle illusioni a quando vogliamo sognare: una parte essenziale del nostro essere, ma non la sola. Tutto qui. Il Naturismo per me è sempre stata una scelta piacevole, direi incantevole, ma anche logica e quindi coerente con un approccio critico e razionale ai problemi.
Non vedo quindi perché si debbano porre dei limiti a priori. Ma soprattutto non capisco cosa si debba veraente intendere con l'aggettivo naturale, e perché naturale debba essere ritenuto sinonimo di buono.
Forse una cosa è naturale se esistente senza l'intervento dell'uomo? Quindi noi siamo innaturali, oppure innaturale è la nostra intelligenza? Che importanza ha che una sostanza venga prodotta con un processo guidato dagli uomini, oppure, ad esempio, nel corso di un'eruzione vulcanica? In fondo anche cose che riteniamo assai naturali, come il pane, il vino, la pasta, le verdure cotte, hanno subito trasformazioni chimiche sostanziali.","La chimica è parte del nostro universo, non solo dei laboratori.
E poi ci sono innumerevoli sostanze presenti in natura che fanno malissimo, che sono dannose, come ben noto. Questo è fin troppo ovvio, ma allora, appunto, non capisco perché l'etichetta naturale debba essere sinonimo di buono. Prodotti fatti in casa, senza opportune cautele, possono essere più cancerogeni di prodotti ottenuti industrialmente. Infine, occorre credo tenere ben presente che molti dei rimedi proposti come naturali sono noti da molto tempo, spesso da secoli.
Purtroppo però è solo con lo sviluppo della medicina moderna e con il miglioramento delle condizioni igieniche che la mortalità è diminuita, a dimostrazione della inefficacia dei trattamenti "tradizionali .
Attenzione, con tutto ciò non sto dicendo che si debba accettare tutto, anzi! Sono convinto che l'uso migliore che possiamo fare del nostro intelletto è proprio quello di avere un atteggiamento critico e razionale, che ci porti a scegliere la via (speriamo) migliore. Proprio per questo lasciamo le belle illusioni a quando vogliamo sognare: una parte essenziale del nostro essere, ma non la sola. Tutto qui. Il Naturismo per me è sempre stata una scelta piacevole, direi incantevole, ma anche logica e quindi coerente con un approccio critico e razionale ai problemi.