Naturisti finalmente alla meta
JESOLO. Il grande giorno è arrivato. In una mattinata già estiva del 25 di maggio 2011 la giunta comunale di Jesolo ha dato il via libera, all’unanimità, alla concessione del primo tratto di spiaggia, nel Veneto e nel Nord Italia, in cui sia consentito il naturismo. 400 metri lineari alla Laguna del Mort, territorio di Jesolo, morfologicamente su quello di Eraclea Mare.
La costa veneziana, da Bibione fino al lido di Venezia, ha un tratto autorizzato all’abbronzatura integrale. Jesolo, dopo anni di battaglie e sensibilizzazione da parte delle associazioni naturiste, ha acceso il semaforo verde. Il sindaco, Francesco Calzavara, ha ascoltato le associazioni naturiste e con l’ANAA-VENETO, associazione naturisti altoatesini,
Delegazione del Veneto, ha concordato un programma che solo per un soffio non è stato attuato nell’estate 2010.
Valeva la pena attendere pazientemente quest’anno, per avere il contributo comunale che consentirà di garantire un assistente ai bagnanti per il salvataggio, un bagno chimico, tutti i sabato e domenica di giugno, luglio e agosto, ovvero nei giorni in cui la spiaggia sarà autorizzata nel rispetto delle leggi sulla sicurezza, al naturismo.
Una storia che parte da lontano.
Sul finire degli anni 80, quelli della Milano da bere e dell’edonismo reaganiano, alcuni amministratori di Eraclea, tra cui l’assessore Luciano Vedovotto, avevano già lanciato l’idea, per regolarizzare quelle presenze sporadiche di appassionati dell’abbronzatura integrale, una nicchia che proveniva dai paesi del Nord a turbare il sonno dei bagnanti locali che lasciavano le promiscue e untuose golene dei fiumi per discendere verso il mare. Ancora troppo presto.
Dovevano passare ancora trent’anni almeno per giungere alla realizzazione del sogno che le associazioni naturiste, Anita, poi l’ANAA-VENETO, hanno coltivato con determinazione. Anni di polemiche, retate, denunce, sanzioni.
E purtroppo anni in cui hanno prevalso frequentazioni equivoche, appartenenti ad un mondo di esibizione, scambio, talvolta anche mercificazione del sesso. Ci voleva un grande salto in avanti verso una cultura più aperta e liberale, e se vogliamo anche libertaria, per arrivare allo storico risultato di oggi.
Tante battaglie che nell’ultimo lustro hanno visto particolarmente impegnato il delegato dell’ANAA-VENETO, Daniele Bertapelle, ed i tanti soci che lavorano con lui, fra i quali in primis Alex Danieli.
Poi Alessandro Perazzolo, un giovane politico di Jesolo che ci ha sempre creduto e che ha lottato con loro fino a convincere il sindaco di Jesolo Calzavara e l’assessore al Demanio Alberto Carli. Oggi il sogno si avvera, come in una favola a lieto fine che forse aprirà, anche qui, gli occhi su un mondo nuovo e migliore.
Delegazione del Veneto, ha concordato un programma che solo per un soffio non è stato attuato nell’estate 2010.
Valeva la pena attendere pazientemente quest’anno, per avere il contributo comunale che consentirà di garantire un assistente ai bagnanti per il salvataggio, un bagno chimico, tutti i sabato e domenica di giugno, luglio e agosto, ovvero nei giorni in cui la spiaggia sarà autorizzata nel rispetto delle leggi sulla sicurezza, al naturismo.
Una storia che parte da lontano.
Sul finire degli anni 80, quelli della Milano da bere e dell’edonismo reaganiano, alcuni amministratori di Eraclea, tra cui l’assessore Luciano Vedovotto, avevano già lanciato l’idea, per regolarizzare quelle presenze sporadiche di appassionati dell’abbronzatura integrale, una nicchia che proveniva dai paesi del Nord a turbare il sonno dei bagnanti locali che lasciavano le promiscue e untuose golene dei fiumi per discendere verso il mare. Ancora troppo presto.
Dovevano passare ancora trent’anni almeno per giungere alla realizzazione del sogno che le associazioni naturiste, Anita, poi l’ANAA-VENETO, hanno coltivato con determinazione. Anni di polemiche, retate, denunce, sanzioni.
E purtroppo anni in cui hanno prevalso frequentazioni equivoche, appartenenti ad un mondo di esibizione, scambio, talvolta anche mercificazione del sesso. Ci voleva un grande salto in avanti verso una cultura più aperta e liberale, e se vogliamo anche libertaria, per arrivare allo storico risultato di oggi.
Tante battaglie che nell’ultimo lustro hanno visto particolarmente impegnato il delegato dell’ANAA-VENETO, Daniele Bertapelle, ed i tanti soci che lavorano con lui, fra i quali in primis Alex Danieli.
Poi Alessandro Perazzolo, un giovane politico di Jesolo che ci ha sempre creduto e che ha lottato con loro fino a convincere il sindaco di Jesolo Calzavara e l’assessore al Demanio Alberto Carli. Oggi il sogno si avvera, come in una favola a lieto fine che forse aprirà, anche qui, gli occhi su un mondo nuovo e migliore.