50 anni dell'UNI
Siamo partiti in due auto, e, come spesso succede tra noi naturisti, solo la sera prima si è capito definitivamente in quanti eravamo e come saremmo partiti. Il giovedì all'ora di pranzo eravamo già in spiaggia con la bandiera di Anita issata su un lungo ramo a mo’ di faro. In spiaggia Cristiano salutava tutti e presentava al resto della truppa decine di persone al giorno, gente delle vicinanze, principalmente della Toscana, ma anche del resto d’ Italia.
In CORSICA a VILLATA, un magnifico sito che molti di noi hanno frequentato e che ricordano come “il paradiso naturista”, nell’estate del 1964 è nata la volontà di fondare un’ associazione naturista sulla base delle conoscenze di quanto stava avvenendo nel resto dei paesi europei.
La fotografia a fianco ricorda quel gruppo di amici che iniziarono l’avventura dell’UNI. René Kiellingher, allora vice presidente dell’INF, l’ing. Nino Monge e Aerni stilarono l’8 marzo 1964 l’atto costitutivo e il primo statuto dell’associazione.
Al Congresso Mondiale del 1964 a Héliomonde nei pressi di Parigi l’ ing. Nino Monge rappresentò l’Italia annunciando la costituzione dell’ UNI Unione Naturisti Italiani. L’UNI fu accolta dall’ INF come nuovo membro. Grande è stato il lavoro dell’ ing. Nino Monge per costituire l’UNI, a Lui si deve la stesura dello Statuto che ancora oggi governa la nostra associazione.
Il dott. Tomaso Operti, Tom da tutti conosciuto, successe a Nino. Iniziò il cammino; a Lui si affiancarono sua moglie Clara, Guido e Emanuela, Angelo e Beatrice, Gianfranco e Luisa. I risultati furono incoraggianti, l’entusiasmo li guidò.
Tom frequentava l’Ile du Levant già negli anni ’50 e la sua conoscenza di rappresentanti delle federazioni parte dell’ INF gli consentì di far conoscere l’ Italia naturista che stava crescendo. Il suo carisma era unico, trascinava tutti verso il suo obiettivo: far conoscere e diffondere il naturismo.
E la sua capacità si evidenziò ancor di più quando decise di trovare un terreno da dedicare al naturismo. Nel 1969 con Guido dopo lunghe ricerche intorno a Torino a LA CASSA, trovato il terreno, realizzò la prima recinzione di 10.000mt e chiamò il sito LE BETULLE. Lo aiutarono gli allora soci dell’ UNI e in particolare le famiglie Tenti, Monge, Cacciutolo, Garzena, Fusaro. Ma l’UNI intanto era cresciuta, aveva il proprio bollettino, IL BOLLETTINO ciclostilato dell’ UNI, che fu pubblicato regolarmente dal 1° febbraio 1966 al dicembre 1995. Copie di tutti i BOLLETTINI pubblicati sono raccolte nella sede di oggi dell’UNI, leggerli fa rivivere l’ entusiasmo e la dedizione al movimento di coloro che fondarono e formarono l’UNI.
Tom scomparve il 30 marzo 1997, il suo amico Giuseppe Ghirardelli, fondatore nel 1965 dell’ANITA, era scomparso nel 1995. Della loro epoca si devono ricordare Mantani della Liburnia di Trieste, Sperandio dell’ANAA di Bolzano, Ranieri dell’Etruria di Roma, Agnoli primo presidente FENAIT e molti altri.
Con loro è finita l’epoca eroica del naturismo italiano e iniziò un’ epoca di transizione che ancora continua alla ricerca di una dignità nazionale. Ma i primi risultati legislativi sono propri di questi ultimi anni e fanno ben sperare.
Ora aspettiamo i giovani, ma non solo noi in Italia, tutto il naturismo mondiale è fortemente proteso verso la formazione di giovani naturisti. Dal 1972 l’UNI ha continuato la sua opera per sviluppare il naturismo italiano promuovendo la costituzione della FENAIT Federazione Naturista Italiana che unisce i terreni dedicati al naturismo e le associazioni che nel tempo si sono costituite.
La fotografia a fianco ricorda quel gruppo di amici che iniziarono l’avventura dell’UNI. René Kiellingher, allora vice presidente dell’INF, l’ing. Nino Monge e Aerni stilarono l’8 marzo 1964 l’atto costitutivo e il primo statuto dell’associazione.
Al Congresso Mondiale del 1964 a Héliomonde nei pressi di Parigi l’ ing. Nino Monge rappresentò l’Italia annunciando la costituzione dell’ UNI Unione Naturisti Italiani. L’UNI fu accolta dall’ INF come nuovo membro. Grande è stato il lavoro dell’ ing. Nino Monge per costituire l’UNI, a Lui si deve la stesura dello Statuto che ancora oggi governa la nostra associazione.
Il dott. Tomaso Operti, Tom da tutti conosciuto, successe a Nino. Iniziò il cammino; a Lui si affiancarono sua moglie Clara, Guido e Emanuela, Angelo e Beatrice, Gianfranco e Luisa. I risultati furono incoraggianti, l’entusiasmo li guidò.
Tom frequentava l’Ile du Levant già negli anni ’50 e la sua conoscenza di rappresentanti delle federazioni parte dell’ INF gli consentì di far conoscere l’ Italia naturista che stava crescendo. Il suo carisma era unico, trascinava tutti verso il suo obiettivo: far conoscere e diffondere il naturismo.
E la sua capacità si evidenziò ancor di più quando decise di trovare un terreno da dedicare al naturismo. Nel 1969 con Guido dopo lunghe ricerche intorno a Torino a LA CASSA, trovato il terreno, realizzò la prima recinzione di 10.000mt e chiamò il sito LE BETULLE. Lo aiutarono gli allora soci dell’ UNI e in particolare le famiglie Tenti, Monge, Cacciutolo, Garzena, Fusaro. Ma l’UNI intanto era cresciuta, aveva il proprio bollettino, IL BOLLETTINO ciclostilato dell’ UNI, che fu pubblicato regolarmente dal 1° febbraio 1966 al dicembre 1995. Copie di tutti i BOLLETTINI pubblicati sono raccolte nella sede di oggi dell’UNI, leggerli fa rivivere l’ entusiasmo e la dedizione al movimento di coloro che fondarono e formarono l’UNI.
Tom scomparve il 30 marzo 1997, il suo amico Giuseppe Ghirardelli, fondatore nel 1965 dell’ANITA, era scomparso nel 1995. Della loro epoca si devono ricordare Mantani della Liburnia di Trieste, Sperandio dell’ANAA di Bolzano, Ranieri dell’Etruria di Roma, Agnoli primo presidente FENAIT e molti altri.
Con loro è finita l’epoca eroica del naturismo italiano e iniziò un’ epoca di transizione che ancora continua alla ricerca di una dignità nazionale. Ma i primi risultati legislativi sono propri di questi ultimi anni e fanno ben sperare.
Ora aspettiamo i giovani, ma non solo noi in Italia, tutto il naturismo mondiale è fortemente proteso verso la formazione di giovani naturisti. Dal 1972 l’UNI ha continuato la sua opera per sviluppare il naturismo italiano promuovendo la costituzione della FENAIT Federazione Naturista Italiana che unisce i terreni dedicati al naturismo e le associazioni che nel tempo si sono costituite.