Il corpo ha sete di natura
Capita sovente andando in farmacia di osservare come la pubblicità parafarmaceutica si sia ormai decisamente orientata verso la natura. Anzi, le cure naturali, pur non avendo messo da parte la medicina tradizionale, ora supportata da una capillare ricerca scientifica e da una coscienziosa sperimentazione, sembrano aumentare la loro diffusione e la loro applicazione come coadiuvanti, e a volte sostitutivi, di terapie mediche classiche. Oggi sono tornati in uso gli estratti di erbe medicinali, una pratica in verità che le erbarie, le medichesse dell'antichità, conoscevano e applicavano con successo.
Le terapie con le pietre laviche (o comunque le pietre di un certo tipo) i fiori, il fieno, le acque termali, le acque di ruscello, le acque di cascata e l'idroterapia marina, il camminare a piedi nudi sull'erba bagnata di rugiada, l'esposizione del corpo al vento, l'immersione nella profondità della foresta (che per gli indios dell'Amazzonia è considerata madre e fonte di vita) e il camminare e il rotolarsi nella neve dopo una cocente sauna, ecc. ecc.
Vi è anche in atto un recupero e una rivalutazione dei cinque sensi propri dell'uomo: vista udito, tatto, olfatto e gusto, dei quali si è po' smarrita l'importantissima funzione di relazionarci con la natura sensibile (per il mondo animale ovviamente il discorso è diverso perché una specie può avere un senso più o meno sviluppato rispetto agli altri).
Leggiamo su una rivista femminile di psicologia, che per esempio la vista non deve essere solo usata per vedere-, ma per scrutare le emozioni.
La psicanalisi ci ha confermato che dietro i nostri occhi c'è l'inconscio, un mondo di emozioni non ailluite al livllo della coscienza che però condizionano in silenzio le nostre azioni. Discorsi analoghi vengono fatti per gli altri sensi.
Il tatto, per fare un altro esempio, è un altro dei nostri sensi dalle molteplici funzioni e dalle altrettanto magiche virtù: segnala un pericolo per il nostro corpo, per esempio ci avverte se un oggetto scotta o se è troppo freddo. Il tatto, che nei polpastrelli delle dita è sensibilmente più acuto, in verità interessa tutto il corpo attraverso la pelle, cioè l'organo più esteso dell'intera macchina umana e che consta di ben 600mila cellule nervose. Il tatto è stato predisposto affinché il nostro corpo possa ricevere, oltre a quelli sgradevoli o di pericolo, anche tutta una serie di stimoli piacevoli, come quelli erotici, tanto per fare un altro esempio, che attraverso milioni di piccoli recettori sensoriali non chiedono che di essere stimolati, con sfioramenti, carezze e massaggi. Insomma, il tatto è un senso capace di leggere il nostro corpo o quello del partner, di trasmettere sensazioni o messaggi.
Il nostro corpo così, non costretto in abbigliamenti innaturali e antigienici, diviene uno straordinario veicolo di emozioni tattili. Anche l'alimentazione naturale viene pubblicizzata con depliants, opuscoli, dispense, riviste e trattati che le varie case farmaceutiche stampano cavalcando la tigre di un successo di vendita che rende notevoli introiti e che permette anche, e per fortuna, di ammortizzare i costi delle ricerche di laboratorio per la messa a punto di novi farmaci.
Il naturismo, che della vita naturale, del vivere secondo natura, del rispetto delle leggi della natura, ha fatto il suo credo, si trova ora di fronte ad una realtà culturale che, pur non essendo giunta a comprendere il connotato nudistico dell'idea naturista, e quindi ad accettarlo, sta arrivando alla sue stesse conclusioni.
Ci sono aziende che all'insegna di uno stile di vita vincente (noi avremmo detto salutare, igienico, ecc.) propongono una linea di prodotti ed una dieta in sintonia con la natura, e ciò per il raggiungimento del benessere fisico. Abbiamo letto recentemente una suggestiva espressione che faceva da titolo ad un interessante opuscolo: -Il corpo ha sete di natura e fame di elementi primordiali-. Ora tutto questo va bene, ma ci permettiamo di far rilevare, oltre al fatto che questa nuova disposizione verso le cure naturali continua a dimenticarsi che esiste anche la psiche, che già dal 1900 i pionieri del naturismo c'erano arrivati.
Purtroppo, però, il recupero della consapevolezza non è un'impresa facile in una cultura come la nostra che ha fatto della velocità e della superficialità il motore propulsivo di tutto, anche delle esigenze I umane i cui bioritmi sono invece rimasti immutati, nonostante possa sembrare il contrario. La grande diffusione delle malattie della psiche, quindi delle nevrosi, ha origine da un errato rapporto individuo-società. Ormai sappiamo come lo stile di vita, impostato sovente su modelli sbagliati propinati dai media, incida in modo determinante sulla salute. Ma leggiamo le testuali parole del Veronesi che sembrano un dettato della dottrina naturista: Lo stile di vita è fondamentale per la salute. Ne abbiamo la dimostrazione nella lotta al cancro.
Per la prima volta nella storia la mortalità del cancro è diminuita in Europa del 15%, e ciò per l'adozione di semplici abitudini di vita sane: non fumare, non bere alcol, mangiare poco, fare del moto, vivere serenamente la propria sessualità, utilizzare il buon senso e la moderazione in tutto.
Vi è anche in atto un recupero e una rivalutazione dei cinque sensi propri dell'uomo: vista udito, tatto, olfatto e gusto, dei quali si è po' smarrita l'importantissima funzione di relazionarci con la natura sensibile (per il mondo animale ovviamente il discorso è diverso perché una specie può avere un senso più o meno sviluppato rispetto agli altri).
Leggiamo su una rivista femminile di psicologia, che per esempio la vista non deve essere solo usata per vedere-, ma per scrutare le emozioni.
La psicanalisi ci ha confermato che dietro i nostri occhi c'è l'inconscio, un mondo di emozioni non ailluite al livllo della coscienza che però condizionano in silenzio le nostre azioni. Discorsi analoghi vengono fatti per gli altri sensi.
Il tatto, per fare un altro esempio, è un altro dei nostri sensi dalle molteplici funzioni e dalle altrettanto magiche virtù: segnala un pericolo per il nostro corpo, per esempio ci avverte se un oggetto scotta o se è troppo freddo. Il tatto, che nei polpastrelli delle dita è sensibilmente più acuto, in verità interessa tutto il corpo attraverso la pelle, cioè l'organo più esteso dell'intera macchina umana e che consta di ben 600mila cellule nervose. Il tatto è stato predisposto affinché il nostro corpo possa ricevere, oltre a quelli sgradevoli o di pericolo, anche tutta una serie di stimoli piacevoli, come quelli erotici, tanto per fare un altro esempio, che attraverso milioni di piccoli recettori sensoriali non chiedono che di essere stimolati, con sfioramenti, carezze e massaggi. Insomma, il tatto è un senso capace di leggere il nostro corpo o quello del partner, di trasmettere sensazioni o messaggi.
Il nostro corpo così, non costretto in abbigliamenti innaturali e antigienici, diviene uno straordinario veicolo di emozioni tattili. Anche l'alimentazione naturale viene pubblicizzata con depliants, opuscoli, dispense, riviste e trattati che le varie case farmaceutiche stampano cavalcando la tigre di un successo di vendita che rende notevoli introiti e che permette anche, e per fortuna, di ammortizzare i costi delle ricerche di laboratorio per la messa a punto di novi farmaci.
Il naturismo, che della vita naturale, del vivere secondo natura, del rispetto delle leggi della natura, ha fatto il suo credo, si trova ora di fronte ad una realtà culturale che, pur non essendo giunta a comprendere il connotato nudistico dell'idea naturista, e quindi ad accettarlo, sta arrivando alla sue stesse conclusioni.
Ci sono aziende che all'insegna di uno stile di vita vincente (noi avremmo detto salutare, igienico, ecc.) propongono una linea di prodotti ed una dieta in sintonia con la natura, e ciò per il raggiungimento del benessere fisico. Abbiamo letto recentemente una suggestiva espressione che faceva da titolo ad un interessante opuscolo: -Il corpo ha sete di natura e fame di elementi primordiali-. Ora tutto questo va bene, ma ci permettiamo di far rilevare, oltre al fatto che questa nuova disposizione verso le cure naturali continua a dimenticarsi che esiste anche la psiche, che già dal 1900 i pionieri del naturismo c'erano arrivati.
Purtroppo, però, il recupero della consapevolezza non è un'impresa facile in una cultura come la nostra che ha fatto della velocità e della superficialità il motore propulsivo di tutto, anche delle esigenze I umane i cui bioritmi sono invece rimasti immutati, nonostante possa sembrare il contrario. La grande diffusione delle malattie della psiche, quindi delle nevrosi, ha origine da un errato rapporto individuo-società. Ormai sappiamo come lo stile di vita, impostato sovente su modelli sbagliati propinati dai media, incida in modo determinante sulla salute. Ma leggiamo le testuali parole del Veronesi che sembrano un dettato della dottrina naturista: Lo stile di vita è fondamentale per la salute. Ne abbiamo la dimostrazione nella lotta al cancro.
Per la prima volta nella storia la mortalità del cancro è diminuita in Europa del 15%, e ciò per l'adozione di semplici abitudini di vita sane: non fumare, non bere alcol, mangiare poco, fare del moto, vivere serenamente la propria sessualità, utilizzare il buon senso e la moderazione in tutto.