Al sole della Magna Grecia
Pizzo Greco rappresenta per me, vecchio socio fondatore, la realizzazione di uno splendido sognovissuto sull' onda della fantasia di notti d'Oriente, sole africano, aria incontaminata e caldi mari 'tropicali' limpidi e puri. Sito sulla costa ionica calabrese, imbibito di storia e monumenti greci disseminati su queste coste che erano della Magna Grecia, Pizzo Greco nasce nel 1980, su un'area di circa 37 mila metri quadri, allora brulla, ora gaudente di una folta boscaglia ombreggiante, in un ambiente naturale.
I primi tre anni di vita furono condotti a normale campeggio, anche se uno dei grandi fondatori del naturismo in Italia, ora deceduto, l'ingegner Ghirardelli, ci contattò fin dall'inizio con allettanti proposte che però si scontravano con i pregiudizi puritani della popolazione locale, la quale in verità dimostrò in seguito, e tuttora dimostra, una buona tolleranza al naturismo, anche se non ne condivide l'ideologia. In questi anni di gestione naturista, i nostri clienti si sono moltip_icati, con nostra grande soddisfazione e orgoglio, ma purtroppo in proporzione geometrica nell'alta stagione ed insufficiente nella bassa, anche se questa èla più dolce di tutto l'anno, la più adatta a chi vuole vivere il naturismo nella sua pienezza. Inoltre, in questo periodo, i prezzi sono decisamente più bassi e la disponibilità nostra è totale. Da qualche tempo a questa parte, moltissimi nostri clienti lasciano in rimessaggio invernale le loro roulottes, anno dopo anno, per poterne disporre a loro piacimento senza doverle trascinare per chilometri e chilometri.
Altri acquistano una roulotte nuova o usata che viene posizionata in reciproco accordo ed alla quale viene applicato e costruito da noi un dehors in legno che funge da salotto/cucina.
Altri affittano roulottes di nostra proprietà con le stesse caratteristiche delle prime; infine, per coloro che riescono a prenotare in tempo, possiamo affittare, ahimè, poche monocamere e pochi bungalows bilocali, più cucina, servizi e terrazzo: molto confortevoli, ma pochi. I più sportivi vengono da noi con i loro mezzi e si collocano nelle piazzole di circa 40 metri quadri ciascuna, con attacco luce e servizi sempre dislocati non oltre 30/40 m di distanza. Il mare, con una spiaggia di circa 300 metri in sabbia color salmone, è digradante pe verso il mare e non dista mai oltre 150 metri dalla piazzola più lontana.
Sulla spiaggia abbiamo posto un barettino paninoteca molto simpatico con dehors ombreggiato, per soddisfare coloro che vogliono fare il -continuato-, e notturno, per i grandi -viveurs-, posizionato in modo tale da non disturbare la pace notturna dei più -buoni-. La creta, che forma la parete dietro la spiaggia, ha un'efficacia magica per la cura e la bellezza della pelle; inoltre, pensate... non la facciamo neanche pagare ! Il nostro market è ben fornito ed applica prezzi equi, così dicasi per il bar del campo.
Per il pesce fresco non dovete preoccuparvi: quasi ogni mattina arriva un pescatore con camioncino che, con megafono, vi dà la sveglia e vi chiama a raccolta per vendervi ciò che desiderate, sempre a prezzi modici. Insomma, la nostra è una grande piccola famiglia dove si vive molto uniti, con il sottoscritto che funge da coordinatore sportivo, animatore nelle serate di spettacolo, danza, musica, canto eccetera, immancabilmente sotto l'egida di un consenso NATURISTA!!
Per i più piccini inoltre mettiamo a disposizione le nostre nurses animatrici che li accudiscono e li fanno divertire, ad orari Nel 1996 scrissi un articolo riguardante le affinità elettive, per me importantissime, esistenti fra la pratica del trekking e l'adesione all'ideologia naturista. Il mio scritto fu accolto con un certo interesse e pubblicato sul n. 2 di -Naturisti e liberi-, al tempo bollettino dell'allora neonata UNI Lazio.
Torno ora sull' argomento perché la questione è molto sentita nell'ambiente naturista italiano, perennemente diviso tra una interpretazione del naturismo intesa come pura identificazione in una parentesi estetico-balneare legata, o meglio, condizionata dalla sfera del relax stagionale e quella, invece, sicuramente più globale e coinvolgente (diciamo -pura e dura-) naturista in senso lato, vale a dire comprensiva dei vari aspetti dell'alimentazione naturale e dell' igiene fisico-mentale -naturista- oltre che nudista.
Dall'esperienza diretta come guida di trekking con gruppi naturisti dell'UNI Lazio ho rilevato che la quota media statistica dei partecipanti non supera mai la percentuale del 15-20% degli iscritti all'associazione: questo significa che la maggior parte dei soci chiede la tessera INF-FNI esclusivamente per poter usufruire di quei servizi volti ali' accesso dei campi naturisti europei e/o la frequentazione della palestra-piscina di Roma.
Ora, tutto questo non è ovviamente in contrasto con il naturismo però investe solamente un aspetto particolare e limitato della sua dottrina globale. Inoltre, l'accettazione esplicita di tale modo di intendere può portare a una tacita emarginazione del comportamento naturista, svincolandolo dal contesto quotidiano e rendendolo non più scelta totale di vita bensì effimera parentesi vacanziera. Conosco molti naturisti che no vogliono assolutamente sentire parlare di escursionismo rispondendo semplicemente che questa attività non è di loro interesse; insistono, invece, sulla pratica del nudismo, magari in ambienti chiusi e artificiali (piscine, palestre) e giustificano la loro scelta asserendo che la pratica del nudo è il v-ero parametro distintivo del naturismo da altre discipline e dottrine.
Questo è in parte vero, ma bisogna anche aggiungere che la sola pratica del nudismo non è certamente indice esclusivo di un corretto naturismo nel senso più ampio del termine. Credo che il trekking possa offrire un buon metodo per praticare un naturismo completo: infatti comporta un impegno fisico non trascurabile e il raggiungimento di luoghi ove la presenza umana è rara e non devastante. Proprio perché -escursionista- questa attività permette di vivere una giornata in perfetta armonia con la Natura, ossigenando i polmoni e, tempo permettendo, anche godendo di un bagno di sole integrale.
Le riviste naturiste d'oltralpe, specie quelle anglosassoni, insistono molto sull' escursionismo con foto illustranti non solo praticanti di trekking ma anche (e in modo sempre più frequente) appassionati di altre attività legate alla montagna come lo sci da fondo, l'alpinismo e addirittura il free climbing (arrampicata sportiva).
Purtroppo il naturismo italiano non si è ancora liberato di alcune fisime e ciò fa sì che i nostri periodici siano arricchiti solo di fotografie attenenti il classico aspetto del nudismo estivo-balneare. Speriamo che la progressiva equiparazione del nostro naturismo a quello europeo e statunitense ci affranchi anche da questi tabù residui degli anni passati.
Altri acquistano una roulotte nuova o usata che viene posizionata in reciproco accordo ed alla quale viene applicato e costruito da noi un dehors in legno che funge da salotto/cucina.
Altri affittano roulottes di nostra proprietà con le stesse caratteristiche delle prime; infine, per coloro che riescono a prenotare in tempo, possiamo affittare, ahimè, poche monocamere e pochi bungalows bilocali, più cucina, servizi e terrazzo: molto confortevoli, ma pochi. I più sportivi vengono da noi con i loro mezzi e si collocano nelle piazzole di circa 40 metri quadri ciascuna, con attacco luce e servizi sempre dislocati non oltre 30/40 m di distanza. Il mare, con una spiaggia di circa 300 metri in sabbia color salmone, è digradante pe verso il mare e non dista mai oltre 150 metri dalla piazzola più lontana.
Sulla spiaggia abbiamo posto un barettino paninoteca molto simpatico con dehors ombreggiato, per soddisfare coloro che vogliono fare il -continuato-, e notturno, per i grandi -viveurs-, posizionato in modo tale da non disturbare la pace notturna dei più -buoni-. La creta, che forma la parete dietro la spiaggia, ha un'efficacia magica per la cura e la bellezza della pelle; inoltre, pensate... non la facciamo neanche pagare ! Il nostro market è ben fornito ed applica prezzi equi, così dicasi per il bar del campo.
Per il pesce fresco non dovete preoccuparvi: quasi ogni mattina arriva un pescatore con camioncino che, con megafono, vi dà la sveglia e vi chiama a raccolta per vendervi ciò che desiderate, sempre a prezzi modici. Insomma, la nostra è una grande piccola famiglia dove si vive molto uniti, con il sottoscritto che funge da coordinatore sportivo, animatore nelle serate di spettacolo, danza, musica, canto eccetera, immancabilmente sotto l'egida di un consenso NATURISTA!!
Per i più piccini inoltre mettiamo a disposizione le nostre nurses animatrici che li accudiscono e li fanno divertire, ad orari Nel 1996 scrissi un articolo riguardante le affinità elettive, per me importantissime, esistenti fra la pratica del trekking e l'adesione all'ideologia naturista. Il mio scritto fu accolto con un certo interesse e pubblicato sul n. 2 di -Naturisti e liberi-, al tempo bollettino dell'allora neonata UNI Lazio.
Torno ora sull' argomento perché la questione è molto sentita nell'ambiente naturista italiano, perennemente diviso tra una interpretazione del naturismo intesa come pura identificazione in una parentesi estetico-balneare legata, o meglio, condizionata dalla sfera del relax stagionale e quella, invece, sicuramente più globale e coinvolgente (diciamo -pura e dura-) naturista in senso lato, vale a dire comprensiva dei vari aspetti dell'alimentazione naturale e dell' igiene fisico-mentale -naturista- oltre che nudista.
Dall'esperienza diretta come guida di trekking con gruppi naturisti dell'UNI Lazio ho rilevato che la quota media statistica dei partecipanti non supera mai la percentuale del 15-20% degli iscritti all'associazione: questo significa che la maggior parte dei soci chiede la tessera INF-FNI esclusivamente per poter usufruire di quei servizi volti ali' accesso dei campi naturisti europei e/o la frequentazione della palestra-piscina di Roma.
Ora, tutto questo non è ovviamente in contrasto con il naturismo però investe solamente un aspetto particolare e limitato della sua dottrina globale. Inoltre, l'accettazione esplicita di tale modo di intendere può portare a una tacita emarginazione del comportamento naturista, svincolandolo dal contesto quotidiano e rendendolo non più scelta totale di vita bensì effimera parentesi vacanziera. Conosco molti naturisti che no vogliono assolutamente sentire parlare di escursionismo rispondendo semplicemente che questa attività non è di loro interesse; insistono, invece, sulla pratica del nudismo, magari in ambienti chiusi e artificiali (piscine, palestre) e giustificano la loro scelta asserendo che la pratica del nudo è il v-ero parametro distintivo del naturismo da altre discipline e dottrine.
Questo è in parte vero, ma bisogna anche aggiungere che la sola pratica del nudismo non è certamente indice esclusivo di un corretto naturismo nel senso più ampio del termine. Credo che il trekking possa offrire un buon metodo per praticare un naturismo completo: infatti comporta un impegno fisico non trascurabile e il raggiungimento di luoghi ove la presenza umana è rara e non devastante. Proprio perché -escursionista- questa attività permette di vivere una giornata in perfetta armonia con la Natura, ossigenando i polmoni e, tempo permettendo, anche godendo di un bagno di sole integrale.
Le riviste naturiste d'oltralpe, specie quelle anglosassoni, insistono molto sull' escursionismo con foto illustranti non solo praticanti di trekking ma anche (e in modo sempre più frequente) appassionati di altre attività legate alla montagna come lo sci da fondo, l'alpinismo e addirittura il free climbing (arrampicata sportiva).
Purtroppo il naturismo italiano non si è ancora liberato di alcune fisime e ciò fa sì che i nostri periodici siano arricchiti solo di fotografie attenenti il classico aspetto del nudismo estivo-balneare. Speriamo che la progressiva equiparazione del nostro naturismo a quello europeo e statunitense ci affranchi anche da questi tabù residui degli anni passati.