La spiaggia riservata ai naturisti si farà all’Arenauta
GAETA — Destinare ufficialmente ai naturisti un tratto di Arenauta? I tempi sono maturi. E la realizzazione di questa proposta è auspicabile non solo ai fini del rispetto e tutela del tratto di spiaggia stesso e dell’ambiente circostante, ma anche della legalità. Se n’è parlato ieri nella conferenza stampa svoltasi in occasione del raduno naturista organizzato da Uni Lazio e Comitato di difesa della spiaggia dell’Arenauta, i primi rappresentati dal presidente Carlo Consiglio e Simona Carletti e i secondi dal responsabile Francesco De Gennaro e Ondina Malanga.
Tante le famiglie presenti. Rispetto della natura e dell’ambiente in primo piano, condanna per comportamenti illeciti, tendopoli abusive e quant’altro d’illegale, il discorso emerso ieri è semplice: i naturisti vogliono prendere il sole in un ambiente sano, contribuendo essi stessi a mantenerlo tale attraverso una sorta di autocontrollo, che potrà avvenire destinando loro, nel Pua, il tratto di Arenauta che frequentano da più di 30 anni.
Ma le polemiche che ci sono state, gli stessi blitz, con tutto il rispetto per il lavoro delle Forze dell’ordine, hanno allontanato diversi naturisti e lo spazio lasciato libero da loro rischia di essere occupato sempre più da falsi amanti della natura: un problema grosso.
Ma c’è ottimismo. Il dialogo politico aperto l’anno scorso sulla proposta di Uni e Comitato si sta concretizzando, anche se con alcune variazioni.
C’è l’ok dell’assessore Antonio Ciano e della maggioranza, ma per fugare malintesi e farsi conoscere meglio i naturisti vogliono parlare anche con l’opposizione. Il Comune opta per la concessione: diretta, tramite cooperativa, o comunale con intervento dei naturisti, si vedrà. Ma loro sono pronti a mollare tutto se si parlerà di altisteccati. Basta una delimitazione leggera, bassa e giuste indicazioni.
L'approvazione della iniziativa a favore dei naturisti non dovrebbe incontrare ostacoli in quanto lo stesso assessore regionale all'Ambiente, Filippo Zaratti, intende presentare quanto prima una proposta di legge regionale sull'argomento che va proprio nella direzione di agevolare la creazione di spazi e strutture, pubbliche e private, destinate al turismo naturista. «Il problema fondamentale - dice Donatella Poretti, parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali è che ancora in Italia non esiste un quadro normativo che disciplini la pratica del naturismo e la realizzazione di aree ad essa destinate. Per questo ho richiesto in Commissione Affari Sociali la calendarizzazione della proposta di legge del collega Franco Grillini “Depenalizzazione della pratica del naturismo e disciplina delle strutture turistico-ricreative riservate ai naturistì».
Ma le polemiche che ci sono state, gli stessi blitz, con tutto il rispetto per il lavoro delle Forze dell’ordine, hanno allontanato diversi naturisti e lo spazio lasciato libero da loro rischia di essere occupato sempre più da falsi amanti della natura: un problema grosso.
Ma c’è ottimismo. Il dialogo politico aperto l’anno scorso sulla proposta di Uni e Comitato si sta concretizzando, anche se con alcune variazioni.
C’è l’ok dell’assessore Antonio Ciano e della maggioranza, ma per fugare malintesi e farsi conoscere meglio i naturisti vogliono parlare anche con l’opposizione. Il Comune opta per la concessione: diretta, tramite cooperativa, o comunale con intervento dei naturisti, si vedrà. Ma loro sono pronti a mollare tutto se si parlerà di altisteccati. Basta una delimitazione leggera, bassa e giuste indicazioni.
L'approvazione della iniziativa a favore dei naturisti non dovrebbe incontrare ostacoli in quanto lo stesso assessore regionale all'Ambiente, Filippo Zaratti, intende presentare quanto prima una proposta di legge regionale sull'argomento che va proprio nella direzione di agevolare la creazione di spazi e strutture, pubbliche e private, destinate al turismo naturista. «Il problema fondamentale - dice Donatella Poretti, parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali è che ancora in Italia non esiste un quadro normativo che disciplini la pratica del naturismo e la realizzazione di aree ad essa destinate. Per questo ho richiesto in Commissione Affari Sociali la calendarizzazione della proposta di legge del collega Franco Grillini “Depenalizzazione della pratica del naturismo e disciplina delle strutture turistico-ricreative riservate ai naturistì».